dal 23 Marzo al 23 Luglio 2017SERENISSIME TRAME

Tappeti dalla collezione Zaleski e dipinti del Rinascimento

a cura di 

Claudia Cremonini, Moshe Tabibnia, Giovanni Valagussa

GALLERIA GIORGIO FRANCHETTI ALLA CA’ D’ORO

Venezia

23 marzo – 23 luglio 2017

 

PROROGATA SINO AL

10 SETTEMBRE 2017

 

La mostra SERENISSIME TRAME. Tappeti della collezione Zaleski e dipinti del Rinascimento prodotta dal Polo museale del Veneto e dalla Fondazione Tassara di Brescia e in corso presso la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro di Venezia – è stata prorogata sino a domenica 10 settembre.

 

Ancora 60  giorni per ammirare l’esposizione – oltre 24.000 visitatori nei primi tre mesi di apertura – che ha riscontrato straordinario successo di pubblico e apprezzamenti unanimi, a livello internazionale, da parte di appassionati d’arte, esperti, curatori e direttori di musei e che costituisce la prima presentazione in sede museale della collezione Zaleski.  

L’esposizione propone, accanto a importanti dipinti, una selezione di ventisei rari tappeti antichi provenienti dal vicino Oriente, individuati all’interno di una raccolta preziosa e vastissima che è considerata la più completa al mondo. La visita è abbinata all’intero percorso della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro. È possibile inoltre, con un biglietto d’ingresso unico al costo di 14,50 euro (sono previste tutte le riduzioni di legge), visitare il Museo di Palazzo Grimani, in un percorso ideale tra dimore storiche veneziane. 

 

I tappeti, la pittura, il collezionismo sono i tre temi proposti dalla mostra, che ruotano intorno a Venezia, città ponte con l’Oriente e culla della pittura rinascimentale, che accoglie nell’iconografia sacra e profana un corredo di metafore tra cui spiccano anche le immagini di tappeti, in sintonia con la società, la cultura e la simbologia dell’epoca. Allo stesso tempo sono proprio i dipinti dei pittori dell’Europa rinascimentale a testimoniare la diffusione di questi manufatti di lusso.

 

I ventisei preziosi tappeti quattro e cinquecenteschi esposti rappresentano alcune tra le più apprezzate tipologie, giunte a Venezia lungo le rotte dei commerci dall’Oriente: tessuti straordinari, coloratissimi, composti da elaborati intrecci dalla forte carica simbolica, provenienti dall’Anatolia, dalla Persia, l’Egitto, il Caucaso, l’India, la Siria. Accanto ai tappeti, sei capolavori dell’arte rinascimentale databili tra metà Quattrocento e metà del Cinquecento, di autori dell’importanza di Vittore Carpaccio, Vincenzo Foppa e Dosso Dossi, dipinti nei quali si posso vedere le “trame” dei tappeti proposti in mostra. Le opere, scelte all’interno di un’area d’influenza culturale strettamente legata ai domini della Serenissima, illustrano su tela come i manufatti provenienti dal lontano oriente fossero utilizzati: li troviamo spesso sul basamento del trono di Maria col Bambino, oppure appoggiati in evidenza sul davanzale di un balcone, ma anche ambientati in un interno di stanza per sottolinearne il contesto mediorientale e infine –  a partire dal tardo Cinquecento – disposti sui tavoli come arredi di lusso.

 

Lo straordinario palazzo tardo gotico veneziano che ospita la mostra rende omaggio alla passione collezionistica di Giorgio Franchetti, fondatore del museo statale di Ca’ d’Oro, che aveva concentrato i suoi interessi giovanili proprio sui tappeti e nutriva uno spiccato interesse per le arti decorative. Del piccolo e prezioso nucleo di quattordici tappeti orientali della collezione Franchetti, attualmente custodito nei depositi, sono inseriti nel percorso tre dei più importanti manufatti tessili della raccolta, restaurati per l’occasione da Luisa Belleri presso il Laboratorio di restauro arazzi e tessili antichi di Open Care – Servizi per l’Arte, grazie al generoso contributo della Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica di Genova, della Galleria Moshe Tabibnia di Milano e di Open Care stessa.

 

Il pitto-racconto

Il percorso espositivo è completato dal pitto-racconto video (durata circa 10 minuti) ideato e diretto da Wladimir Zaleski – con musiche e architetture sonore di Pierangelo Taboni e la voce narrante di Luciano Bertoli – nel quale è un tappeto stesso a raccontare la sua lunga storia tra Oriente e Occidente

 

Il catalogo

Il catalogo della mostra è pubblicato da Marsilio Editore in edizione italiana e inglese con ampio apparato iconografico e saggi di Giovanni Curatola, Claudia Cremonini, Moshe Tabibnia, Giovanni Valagussa.

 

La mostra, che ha visto già l’attivazione, in parallelo, di laboratori didattici per bambini (Cose da turchi. Impariamo l’arte del tappeto”) – ancora in programma fino al 23 luglio, prevede, concentrate tra fine agosto e primi di settembre, una serie di nuove iniziative (visite guidate, eventi musicali e conferenze) volte ad avvicinare il pubblico ai temi del tappeto antico, del collezionismo e dell’Oriente.

 

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