Le Raccolte

Capolavoro assoluto e cuore della raccolta è la tela con il San Sebastiano di Andrea Mantegna, per la quale il barone Franchetti fece appositamente costruire una cappella ornata di marmi, al centro della quale il dipinto – tra le opere più drammatiche dell’artista – è custodito all’interno di un altare che ne enfatizza l’isolamento.

Da ammirare, tra i capolavori della scultura rinascimentale esposti nel “portego” al primo piano, il Doppio Ritratto di Tullio Lombardo ispirato alla scultura funeraria antica, il Busto di fanciullo di Gian Cristoforo Romano di collezione Franchetti e la lunetta a bassorilievo di Jacopo Sansovino con la Madonna del bacio, mentre, tra i bronzi si segnalano i preziosi  rilievi di Andrea Riccio provenienti dalla chiesa dei Servi e il raffinatissimo Apollo di Pier Jacopo Bonaccolsi detto l’Antico, proveniente dalla collezione Pasqualigo.

Un rilievo storico d’eccezione, nell’ambito del panorama museale veneziano, rivestono gli affreschi frammentari sistemati nel portego del secondo piano, che documentano episodi cinquecenteschi del tessuto edilizio urbano, un tempo arricchito da decorazioni murali esterne. Tra i più significativi per la storia della pittura veneziana del XVI secolo sono quelli  realizzati dal giovane Tiziano nel 1508 sulla facciata laterale del Fondaco dei Tedeschi, qui ricoverati dopo il distacco del 1967.

Da non perdere, sempre al secondo piano, il nucleo cospicuo di dipinti olandesi e fiamminghi confluiti a Ca’ d’Oro nel 1929 ad integrazione della raccolta del barone e gli esemplari più prestigiosi della pinacoteca Franchetti: la Venere allo specchio di Tiziano, la Venere dormiente di Paris Bordon, le due Vedute di Francesco Guardi e, tra le opere fiamminghe più importanti, la piccola Crocifissione attribuita a Jan Van Eyck e il Ritratto di Marcello Durazzo di Van Dyck.

Maggiori informazioni: https://polomusealeveneto.beniculturali.it/

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